Andrea Tomaselli

Il Buon Gusto del cibo – Intervista ad Andrea Tomaselli

Sappiamo che lei è lo Chef ufficiale del Buon Gusto Veneto da ormai tre anni. Com’è iniziato il rapporto con questa rete?

Il contatto è arrivato tramite un’azienda della rete con cui collaboravo. Ho partecipato ad una visita organizzata a Roma a Eataly, con l’occasione ho conosciuto Giancarlo Taglia che mi ha esposto le idee e i progetti che aveva per la rete BGV, da qui ho partecipato come chef a una cena di gala a Villa Cordellina e a qualche riunione conoscitiva dove mi è stato proposto di diventare lo Chef del BGV, ed eccomi qui.

Cosa ha colpito maggiormente la sua attenzione, tanto da decidere di aderire alla rete di imprese?

Sicuramente la rete di imprese, o meglio il sistema di fare rete: il confrontarsi, l’aiutarsi, lo scambio di contatti, la collaborazione ecc. Questo ha dato la possibilità anche alla piccola impresa di poter partecipare a determinati eventi o fiere,magari prima impossibili per loro,visto gli alti costi di quest’ultime e il momento che stiamo vivendo. Una cosa mi ha sempre colpito, lo stupore di certi visitatori quando entrano nello stand e si trovano di fronte tutte le aziende,come a dire: “Come fanno a convivere?”. All’inizio non è stato sicuramente facile perché subentrava l’individualità del singolo, ma con il tempo tutto ha cominciato a funzionare e adesso possiamo proprio dire che l’unione fa la forza!!

Lei gestisce gli show coking del Buon Gusto. Cosa può dirci delle sue ultime esperienze, soprattutto il TuttoFood di Milano 2015?

Sì, gestisco tutto lo show cooking del BGV nelle fiere e manifestazioni più importanti. Abbiamo negli ultimi anni partecipato a fiere come Matching, Biennale del Gusto, Cibus, TuttoFood, abbiamo un corner fisso all’ipermercato Galassia a S.Giovanni Lupatoto. Come tutte le macchine hanno bisogno di un periodo di rodaggio, ma ci siamo migliorati di volta in volta sempre di più arrivando a essere uno degli stand più visitati, inoltre abbiamo avuto un concreto aumento di aziende, quindi una più ampia gamma di prodotti da proporre. Siamo appena tornati da TuttoFood di Milano e devo dire che come sempre è stata una bella esperienza, ma soprattutto una grande vetrina internazionale per le nostre aziende, che hanno avuto contatti con buyer un po’ da tutto il mondo.

Una delle leve principali della rete è la diversificazione dei prodotti. Quali sono i generi che la attraggono di più? quali a suo avviso definiscono un orientamento nel futuro della gastronomia?

Sì, la forza della rete è la diversificazione dei prodotti: pensi ad un potenziale cliente che viene in stand perché interessato a un prodotto ma ne trova molti altri che potrebbero interessargli, qui subentro io facendo degustare una serie di prodotti con dei piatti composti da specialità di varie aziende. Diciamo che non ho un cibo che mi attrae più di un altro, ognuno ha la sua unicità. Sicuramente i piatti pronti vanno per la maggiore da un po’ di anni, vuoi per la sempre più frequente mancanza di tempo delle persone, anche se noto con molto piacere la riscoperta delle vecchie ricette o dei metodi tradizionali, della genuinità dei prodotti all’attenzione per la qualità della materia prima

Come riesce a gestire il rapporto con tutte le aziende della rete durante le fiere? Quali esperienze può portare ad esempio?

Bella domanda…! Non è facile perché le aziende sono tante e ognuna vuole il proprio spazio giustamente. Si fanno una o più riunioni prima della fiera dove si decide uno standard, poi solitamente mi sento con le singole aziende e ascolto le varie esigenze e i prodotti che vogliono promuovere, da qui cerco di avere un carnet di prodotti su cui lavorare e valorizzare per creare quindi dei piatti. Mi è capitato più di una volta di creare dei piatti con più prodotti di più aziende, per esempio in una fiera ho creato un piatto con 7 prodotti di 7 aziende diverse, non è facile perché gli spazi sono limitati e le attrezzature di cui si dispone sono minime, anche se ultimamente ci stiamo attrezzando sempre di più grazie anche ad aziende partner del BGV.

In chiusura, cos’ha in serbo per il futuro? Sta progettando iniziative particolari?

A ottobre parteciperemo ad Anuga a Colonia poi il prossimo anno a Cibus 2016 a Parma, dove vorrei creare con un’ azienda nostra partner una vera e propria cucina, dove fare anche show cooking. Il mio scopo principale rimane il migliorare sempre di più il servizio dato alle aziende.

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